venerdì 6 giugno 2014

Perle di saggezza

-“Ehi! Vuoi giocare con noi?”
 -“No, io gioco alle tartarughe.” 
-“E come si gioca?” 
-“Si fa così!”
 (si sdraia per terra a pancia in giù e muove gambe e braccia per strisciare) -“Che brava! Dove l’hai imparato?”
-“Ho due tartarughe a casa.” 
-“Le dai tu da mangiare?”
 -“Le tartarughe non mangiano: fanno tante nanne e prendono il latte.” 
-“Ma il latte lo prendono da sole?” 
-“No! Il latte lo dà la loro mamma che poi dà il ciuccio.”
 -“Mi pare logico. Ma le tartarughe vanno all’asilo?”
 -“Sì! Anche la maestra è una tartaruga.” 
-“E come si chiama?” 
-“Tartaruga.” 
-“Originale. E le tue tartarughe come si chiamano?”
-“Tartarughe.” 
-“Le tartarughe non hanno molta fantasia.”
 -“Le tartarughe hanno che sono lente e prendono il latte!”
Dopo questa lezione privata tutta per me, la studiosa di testuggini di circa due anni ha tenuto una lezione pubblica davanti agli altri bambini, soffermandosi inoltre su temi poco noti come “Quando le tartarughe fanno l’amore con i lupi cosa nasce?”.

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